MARINA APOLLONIO

Biografia

Nasce a Trieste il 12 novembre 1940.
È un'artista italiana considerata una delle figure più rappresentative del movimento ottico-cinetico internazionale. Figlia del teorico e critico d'arte Umbro Apollonio, cresce in un ambiente artistico stimolante. Nel 1948 si trasferisce con la famiglia a Venezia quando il padre viene chiamato a dirigere l'archivio storico della Biennale. Nel 1959 frequenta i corsi di pittura del professor Giuseppe Santomaso all'accademia di Belle Arti di Venezia. Si dedica alla progettazione di industrial e graphic design e a soluzioni di architettura per interni. Nel 1962 inizia la sua ricerca sulla percezione e la comunicazione visiva. Nel 1964 conosce Getulio Alviani che la incoraggia a presentare le sue opere al pubblico e con cui stabilisce una grande collaborazione. Conosce ed entra in contatto con i maggiori esponenti dell'arte ottico cinetica con cui espone nelle mostre più rappresentative nazionali e internazionali. Nel 1965 aderisce al movimento internazionale Nuova Tendenza e partecipa a NOVA TENDENCIJA 3 presso la Galerija Suvremene Umjetnosti a Zagabria. È tra i protagonisti dell'importante mostra Aktuel '65 a Berna ed espone con Alviani e Scheggi alla galleria Smith di Bruxelles. Nel 1966 partecipa alla rassegna OP-POP alla galleria D di Francoforte. Nel 1968 in occasione di una sua personale alla galleria Barozzi di Venezia, Peggy Guggenheim acquista l'opera “Rilievo in Alluminio” per la sua collezione. Negli anni successivi partecipa alle più importanti mostre di tendenza, tra cui: nel 2005 “L'OEIL MOTEUR 1950-1975” Musée d'Art moderne et contemporain di Strasburgo. Nel 2007 la Schirn Kunsthalle di Frankfurt le commissiona l'opera “Spazio ad Attivazione Cinetica”, un disco rotante di dieci metri, collocato a terra nella rotonda del museo per la mostra internazionale “OP ART”. Partecipa alla mostra “OPTIC-NERVE”. Perceptual Art of the 1960s, Columbus Museum of Arts, Columbus OHIO, USA. Nel 2012 è presente alle due mostre internazionali: Arte programmata e cinetica alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e a “GHOSTS IN THE MACHINE” al New Museum di New York. E nel 2013 ad una delle mostre più importanti di sempre sull'arte cinetica internazionale, “DYNAMO”, un siècle de lumière ed de mouvement dans l'art 1913-2013, al Grand Palais di Parigi. Nel 2022 è presente alla 59ª edizione dell'Esposizione Internazionale d'Arte Biennale di Venezia nella “capsula” tematica “Tecnologie dell'Incanto”. Sempre nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva “L'occhio in gioco” a Padova dove realizza “Spazio attivazione cinetica 6B”, un disco di 10 metri inserito nell’antico cortile dell’università al Bo.
Marina Apollonio vive e lavora a Padova.
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