Dal costruttivismo all'arte programmata?
ALBERTO BIASI – ACHILLE PERILLI

Testo critico: Alberto Biasi

15 aprile 2006 - 27 maggio 2006
Viaggio 1

Ogni mattina per un attimo, appena sopra l'orlo di una tazzina di caffè appare il mio sguardo...di un animo inquieto che guarda fuori dalla finestra… e penso al viaggio che mi aspetta ogni giorno.
Per me anche questo mio lavoro (se si può definire lavoro) è un viaggio continuo, un sali scendi da un aereo, un treno, una macchina…un viaggio continuo nella mente di chi non conosco, di chi mi affascina e incuriosisce. Anche questa mostra, che coincide con l'apertura del nuovo spazio espositivo,è un viaggio; un viaggio bellissimo che mi ha portato a conoscere Achille Perilli e Alberto Biasi, due artisti lontani e vicini nello stesso tempo, ma che hanno saputo catturare la mia curiosità.
Perilli…, con lui tutto è possibile, nessuna struttura è mai determinata a priori, le sue possibilità si accrescono, sono infinite come le sue definizioni. Ogni struttura si apre e si chiude ed i colori ricercano la dimensione, il volume. Sospensione nello spazio di forme e la fantasia dello spettatore manipola ogni cosa a piacimento.
Biasi… vive nella mia città. Fin dai tempi del liceo lo sentivo nominare e adesso (finalmente!) lo conosco e frequento il suo studio. Un uomo curioso, acuto, inaspettato. Ma è un pittore? Uno scultore, un progettista? Tutto questo insieme? Il suo lavoro mi coinvolge per le sue illusioni accattivanti… anche con lui tutto è possibile, ogni cosa è in movimento, vibra, cambia colore, gioca e si prende gioco di te...Ama definirsi pittore anche se in realtà non rappresenta con la pittura ma crea oggetti dipinti. Buon viaggio … insieme a me!

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